U Panare
Il progetto per la casa vacanze U Panare nasce dal desiderio di Glenda Pavone nel creare un rifugio ospitale ed onirico tra le antiche mura di un appartamento storico nel cuore della Città Vecchia, esattamente al secondo piano alto di un palazzo in affaccio su Via Duomo e su scorci del Mar Piccolo. U panare è il cesto tipico di tradizione meridionale, che ancora oggi viene utilizzato per scambiarsi la spesa ma anche ogni genere di vettovaglie dalla strada ai piani alti. Da qui abbiamo immaginato uno spazio accogliente con una forte connotazione verso la tradizione ma con una impronta di freschezza e convivialità che potesse accogliere anche il gusto e la curiosità di un'utenza più variegata , desiderosa di trovare non solo un luogo dove alloggiare ma una vera e propria casa accogliente in cui soggiornare. Gli spazi interni rigidi, costituiti da pareti portanti e i vincoli di carattere storico, davano poco margine ad una libera e fluida ristrutturazione. Lo stato dei luoghi è stato modificato quasi senza creare aperture nelle strutture principali ,ma ricavando ambienti internamente ai vani esistenti. La posizione degli impianti rendeva complessa la realizzazione di un bagno in ognuna delle tre camere. Quindi si è creata una differenza di quota per consentire agli impianti di raggiungere le zone di servizio ed ottenere così tre camere, ognuna con il suo bagno, una piccola lavanderia comune e poi un salottino in ingresso ed un soggiorno conviviale, dove gli ospiti possono condividere delle colazioni e scambiarsi chiacchiere e storie. Il progetto,oltre che la distribuzione degli spazi e dell'arredo, ha previsto il recupero degli alti scuri per le finestre e soprattutto di due cucine anni 70 trovate a Taranto, nel magazzino di Mercatopoli. Queste cucine in metallo bianco, sono state poi ricomposte in un unico sistema , con manutenzioni sui serramenti, sulle cerniere e la creazione di elementi di raccordo, nonché di piani di lavoro e fronti in marmo. Il tavolo è in rovere e marmo di Carrara, disegnato su misura. Ogni camera di questa casa ha la sua identità ed è dedicata ad un personaggio della cultura e tradizione tarantina. Mario Costa, Anna Fugez e U’ Panaridde. Ogni stanza, quindi, ha le sue finiture, i suoi decori e i suoi colori ma lo spazio non rimarrà immutato nel tempo. Si aspettano ospiti, esperienze ed altri complementi, frutto di chissà quali viaggi, incontri o scambi. C’è la presenza di un vero mix tra oggetti vintage scovati in rete o acquistati da privati ed arredi moderni selezionati. I rivestimenti sono tutte collezioni Marazzi (tutto in un unico maxi formato 120x120) che riprendono il terrazzo alla veneziana, utilizzato fino dall' antica Grecia e composto da scaglie di recupero di marmi e coccio pesto.